Un giardino, pulito, ordinato, bellissimo, che si affaccia sul lago di Garda. Queste sono Le Prandine, ma in realtà questo giardino è uno degli uliveti di Giovanni Morselli che, qui, a Torri del Benaco sul Lago di Garda, ha voluto riprodurre, nei suoi appezzamenti, tutta la bellezza di questo territorio. E ti viene da pensare che sia proprio la bellezza, prima ancora che il business, ad averlo così follemente coinvolto in un progetto di tutela e valorizzazione del territorio che trova ne Le Prandine il risultato più evidente.
Signor Morselli, cosa significa la bellezza per lei?.
“La bellezza del paesaggio è uno dei doni offerti dal Lago di Garda e dal suo territorio. Parlare di bellezza del paesaggio significa parlare di armonia, di rispetto della natura, di salvaguardia di quanto ci è stato donato. Non vi è bellezza se non c’è rispetto e salvaguardia del territorio e delle sue caratteristiche. Incastonati a margine del Lago di Garda vi sono numerosi piccoli uliveti che da soli esprimono il più alto concetto di bellezza. Camminare in un uliveto curato significa godere della bellezza del paesaggio nel senso più completo; l’armonia dei luoghi e delle piante suscitano emozioni che ripagano l’osservatore e che lo rendono partecipe di uno spettacolo che è nostro dovere preservare e migliorare”.
Come è nato il progetto de Le Prandine?
“Il progetto Le Prandine nasce dalla volontà e dall’impegno di recuperare e valorizzare uliveti storici posti sulla sponda veronese del Lago di Garda, nel comprensorio di Torri del Benaco e di Brenzone che si caratterizzano per un microclima ideale per la coltivazione dell’olivo. Gli storici ci raccontano la tradizione ormai millenaria della coltivazione dell’olivo sul Lago di Garda, nella sua varietà autoctona Casaliva, una pianta che non si caratterizza per produzioni quantitativamente importanti, che, grazie anche alla composizione dei terreni, produce un frutto il cui olio raggiunge livelli qualitativi estremamente elevati per gusto, delicatezza ed armonia. Si torna al concetto di armonia tra i prodotti e il paesaggio, un connubio unico e irripetibile. L’idea nasce e viene sviluppata a partire dall’anno 2017, con l’acquisizione dei primi terreni ed il progressivo recupero degli impianti in stato di semi abbandono. Siamo felici di aver sviluppato questa iniziativa”.